La bambina di sette anni unica ferita grave nell’attacco lanciato da Teheran contro Israele. Al momento si trova ricoverata in terapia intensiva. La casa e il villaggio non erano coperti dal sistema di difesa “Iron Dome”. Il silenzio sulla sorte dei beduini ostaggio nella Striscia. Le controversie sulle terre e il rischio demolizione e scomparsa per le comunità nel Negev.
Il vescovo ausiliare di Gerusalemme e vicario patriarcale per la Palestina commenta le proteste ad Amman. "Sono le relazioni diplomatiche oggi a permettere anche l'invio di aiuti nella Striscia". Il sostegno del Patriarcato Latino alla parrocchia della Sacra Famiglia, da dove alcuni studenti stanno arrivando ad Amman. "Papa Francesco unica voce equilibrata".
Le notizie di oggi: oltre 243 milioni di bambini nell’Asia dell’est e sud-est a rischio per le ondate di calore. Pechino nega l’ingresso ai vertici di due compagnie Usa per la vendita di armi a Taiwan. I talebani vogliono oscurare Facebook (e i social) bloccando le poche fonti di informazioni. Islamabad tratta con il Fondo monetario internazionale il rinnovo del piano di salvataggio. Oltre 98mila persone evacuate in Kazakistan per le alluvioni.
Gong Saelao era parte dei lavoratori migranti sequestrato nell’attacco terrorista del 7 ottobre. La liberazione a fine novembre, dopo settimane di paura “che non sarei tornato a casa vivo”. Col tempo i rapitori “diventati più amichevoli”. Il mistero sulla sorte delle persone ancora prigioniere nella Striscia. Il presidente Usa Biden invoca una tregua di “sei, otto settimane”.
Le notizie di oggi: in Corea del sud raddoppiate in cinque anni le segnalazioni di abusi sul lavoro. Baghdad invierà 10 milioni di litri di carburante nella Striscia di Gaza. Scuse pubbliche da un’azienda in Malaysia per il logo di una scarpa che ricorda la parola “Allah”. I talebani hanno costruito una cinta muraria attorno alla moschea di Eidgah a Kandahar nel timore di attentati Isis. Mosca ha rallentato il rilascio dei permessi di lavoro ai migranti dall’Asia centrale.
Custodia, un gruppo ebraico e attivisti di Tag Meir ogni giovedì alla porta di Damasco hanno offerto doni ai musulmani all’uscita da al-Aqsa. P. Pari: iniziativa in atto da tempo, ma quest’anno assume valore particolare in un quadro di guerra. Anni per ricostruire rapporti e fiducia, ma sarà essenziale il ruolo dei cristiani nel promuovere perdono e riconciliazione.