Asia, influenza aviaria: per combatterla servono ancora 500 milioni di dollari
Le preoccupazioni degli esperti asiatici in un incontro a New Delhi: la regione non è pronta ad una pandemia umana. In Laos l'H5N1 uccide 2500 polli.
New Delhi (AsiaNews/Agenzie) L'Asia ha bisogno ancora di 500 milioni di dollari per far fronte ad una possibile pandemia di influenza aviaria. È quello che è emerso oggi durante un incontro a New Delhi tra esperti del settore sanitario e agricolo di 11 Paesi asiatici.
Secondo il ministro indiano della Sanità, Anbumani Ramadoss, la regione ha bisogno di circa 882 milioni di dollari per stabilire "ragionevoli livelli di preparazione" per una pandemia umana di aviaria. "Al momento il buco di fondi necessari si aggira intorno al 65%", ha detto.
Intanto oggi la FAO (United Nations Food and Agriculture Organisation) ha comunicato la presenza del virus H5N1 in un allevamento di polli vicino alla capitale del Laos, Vientiane, dove la scorsa settimana sono morti 2.500 volatili. Si tratta dell'epidemia più grave nel Paese dal 2004.
Il 26 luglio la Thailandia ha registrato, invece, il 15mo decesso umano per aviaria, il primo dopo sette mesi di assenza del virus.
L'H5N1 finora ha ucciso più di 130 persone in tutto il mondo, la maggior parte nel sudest asiatico. Milioni i polli e i volatili finora soppressi. Permangono le preoccupazioni degli esperti sulla possibilità che il virus possa prima o poi mutare in una forma, che renda possibile il contagio uomo a uomo generando così una pandemia con milioni di morti.
