02/09/2006, 00.00
cina
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Letti duri e bastonate: la scuola per i figli unici, i "piccoli imperatori"cinesi

Sono molto diffuse scuole che applicano rigidi metodi militari, per educare un'intera generazione di viziati figli unici, conseguenza della politica demografica governativa. Entusiasti i genitori, ormai incapaci di educare da soli i figli.

Pechino (AsiaNews/Scmp) – Scuole di stile militare, spesso su modelli esteri, per insegnare a viziati figli unici la disciplina, l'autosufficienza, la competitività. E' la scelta educativa preferita dai genitori di questa generazione creata dalla politica governativa sul controllo delle nascite.

La Scuola per ragazzi di Xidian,  ad Hangzhou nel Zhejiang, prende il nome della famosa Accademia militare di West Point negli Stati Uniti (Xidian significa West Point in  cinese).

Creata tre anni fa dalla ex maestra d'asilo Wan Guoying, è rivolta ai figli unici, "piccoli imperatori" delle famiglie cinesi: circa 150 ragazzi di genitori ricchi, alcuni dei quali vivono all'estero come in  Italia e in Ungheria e vedono i figli solo nei due mesi di vacanze estive.

Wan racconta che per decenni ha visto che "molti genitori non sanno come ben educare i figli. Per cui ho raccolto qui i bambini e insegno loro a essere disciplinati". Nella scuola la vita è dura come in un collegio militare, con disagi, letti duri, l'esercizio fisico fino allo spasimo, punizioni corporali. La disciplina è applicata con rigido stile militare e Wan insiste sulla necessità di insegnare ai ragazzi disciplina, perseveranza e senso di responsabilità. "Questa è la ragione – dice – del successo di un grande numero di bravi alunni nella politica e negli affari".

La punizione è "il prezzo degli errori". "I ragazzi – spiega – sono mandati qui da genitori che non riescono a dar loro una disciplina. Sono figli unici in famiglie dove li crescono nella bambagia e non  riescono a dir loro di no. Sono bambini che non hanno mai conosciuto difficoltà o imparato le conseguenze dei loro errori". Ma a Xidian "non ci sono scusanti per uno sbaglio. Dopo la punizione conoscono il prezzo di un'azione sbagliata e saranno attenti per paura della punizione".

La scuola è riservata a ragazzi maschi, che Wan considera "più indisciplinati e difficili da educare e che da adulti dovranno affrontare la gran parte delle responsabilità familiari e sociali". "Alcuni genitori portano via i figli,  quando vedono che devono dormire su letti duri", ma altri vogliono che il figlio impari ad adattarsi a ogni situazione. Insegnare ai giovani la durezza della vita costa più di 80 yuan al giorno.

Jin Dongtao dell'Heilongjiang vuole che il figlio impari ad essere perseverante, in una società competitiva. Ma la scuola insegna anche i valori tradizionali cinesi.

Jin racconta che "dopo poco più di un mese di scuola, mio figlio mostra rispetto e considerazione per gli anziani. In precedenza, si arrabbiava per ogni minima insoddisfazione".

In un sondaggio svolto a luglio su 1933 genitori, il 55% è favorevole a mandare i figli a scuole o campi di istruzione e addestramento. Istituti di questo tipo sono sorti in tutto il Paese, fra cui Pechino, il Guangxi e lo Shaanxi, sia per maschi che per femmine.

Secondo Han Xiaoyan, esperto familiare dell'università Normale della Cina orientale a Shanghai, i genitori sono "entusiasti" di questi istituti, anzitutto perché vogliono affidare a "persone estranee" l'educazione dei figli viziati. "Si attengono alla tradizionale filosofia educativa cinese – spiega – secondo la quale 'i bastoni possono formare un buon figlio', frase che significa che il rimprovero e anche la punizione corporale sono permessi per disciplinare un ragazzo svogliato". "Ora che hanno un solo figlio, i genitori lo viziano. C'è bisogno di altri per 'usare il bastone' al loro posto". (PB)

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