18/04/2017, 12.35
CINA
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Pechino, battesimi nelle comunità ufficiali e sotterranee. La pastorale sempre più difficile

di Fr Peter

Nella notte di Pasqua in molte diocesi si è celebrato il battesimo dei catecumeni. Ma i battesimi avvengono anche in diverse date. Le comunità sotterranee hanno difficoltà a raccogliere statistiche. I 5mila sacerdoti in Cina sono insufficienti per la cura pastorlae dei 12milioni di fedeli. Approfondire la fede contro la mentalità corrente piena di superstizioni e di idolatria del denaro.

Pechino (AsiaNews) – Le comunità della Chiesa cattolica in Cina incontrano diverse difficoltà, a secondo dell’ambiente in cui operano. Le parrocchie (ufficiali) che in qualche modo hanno trovato un compromesso e ricevono il consenso del governo locale cercano di plasmare sempre più buone relazioni con il governo per essere sicuri che qualcosa di sgradevole possa loro accadere. Le comunità sotterranee di molte diocese celebrano invece ancora a porte chiuse. I sacerdoti devono suddividere I fedeli in gruppi più piccolo e devono andare in diversi luoghi per celebrare la messa di Pasqua.

La Pasqua è considerate la festa liturgica più importante dell’anno e in essa si concentrano molte attività. Il gesto più importante e più comune è il battesimo dei catecumeni alla Veglia pasquale, sebbene molti catecumeni vengano battezzati anche nel giorno di Pasqua, non nella notte.

Ma vi sono diocesi in cui i catecumeni ricevono il battesimo non a Pasqua. Ad esempio, la diocesi di Tianjin non celebra il battesimo alla Veglia perchè grazie al rapido sviluppo delle comunità, vi sono moltissimi catecumeni. Così la diocesi fa scegliere a loro la data che più li aggrada.

In anni recenti, Jinde, lo strumento d’informazione dell’Hebei, ha cercato di tenere le statistiche dei catecumeni e dei battesimi (decine di migliaia). Ma dalle statistiche si riesce a capire poco sulla situazione della Chiesa in Cina: per le comunità sotterranee è impossibile offrire statistiche aggiornate e in tempo per le pubblicazioni.

Il problema più acuto è la penuria di pastori. Sebbene vi siano 5mila sacerdoti in Cina (compresi ufficiali e sotterranei), è difficile rispondere ai bisogni spirituali di 12milioni di credenti. In Hebei e Shanxi vi è un considerevole numero di preti che si prendono buona cura dei fedeli. Ma in altre province non vi sono preti a sufficienza e così I sacerdoti devono andare da una parte all’altra per celebrare messe e sacramento della riconciliazione. E siccome I fedeli ci tengono al precetto pasquale – la confessione almeno una volta all’anno e la comunione a Pasqua – i sacerdoti sono molto impegnati a offrire tempo per il sacramento della riconciliazione almeno fino all’ottava di Pasqua.

Proprio per la carenza di sacerdoti, catechisti e leader delle comunità hanno un ruolo molto importante da giocare nelle diocese. Insieme a loro, i preti guidano I fedeli a vivere questo periodo come un rinnovamento del loro battesimo e un incoraggiamento ad approfondire la fede contro la mentalità corrente piena di superstizioni e di idolatria del denaro.

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