19/03/2010, 00.00
SRI LANKA
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Studenti cattolici Tamil nel Sud, testimoni di “amore e unità” per lo Sri Lanka

di Melani Manel Perera
Grazie all’iniziativa dei padri gesuiti, un gruppo di 150 bambini di Mannar ha visitato Colombo e Kandy. Nonostante i traumi della guerra, i giovani simboleggiano la speranza per un futuro di pace. Un gesto di altruismo di un Tamil ha aiutato a superare decenni di divisioni e conflitti.
Colombo (AsiaNews) – Una visita di istruzione per scoprire la realtà del sud dello Sri Lanka, ammirare le bellezze naturali e architettoniche della capitale, Colombo, ma soprattutto sentire l’amore e la solidarietà di una popolazione che vuole mettersi alle spalle tre decenni di conflitto e ricostruire il Paese all’insegna dell’unità. È l’esperienza vissuta da 150 bambini di Arippu, nel distretto di Mannar, nel nord-ovest dello Sri Lanka, grazie all’impegno personale dei padri gesuiti.
 
L’iniziativa promossa dal Tavolo di dialogo Nord-Sud del Lanka Centre for Social Concern, che opera in Sri Lanka attraverso i gesuiti, dall’8 al 10 marzo scorso ha offerto un tour formativo a 150 giovani Tamil fra Colombo e Kandy, nel sud del Paese. P. Lasantha De Abrew Sj sottolinea con soddisfazione che “è stata mantenuta una promessa” fatta nel corso di una precedente visita ad Arippu.
 
Il sacerdote spiega che, durante la visita, gli studenti (nella foto) hanno osservato la stampa e la diffusione dei quotidiani alla Lake House, il giardino zoologico a Dehiwela, un centro commerciale, la ferrovia e l’aeroporto. “Esperienze mai vissute prima – racconta p. Lasantha – che li ha molto divertiti”. Il secondo giorno hanno fatto il loro ingresso nella sede del Parlamento e hanno assistito a una seduta della Camera. Poi, i 28 piani della Bank of Ceylon, a Colombo e il Planetario. Il terzo giorno, infine, l’orfanotrofio per elefanti a Pinnawela, il giardino botanico, il Seminario nazionale ad Ampitiya – i 150 studenti sono tutti di fede cattolica – e una visita al tempio che conserva la reliquia del dente di Buddha.
 
Due i momenti più significativi che hanno contraddistinto il tour formativo dei giovani Tamil nel sud del Paese. “I bambini erano entusiasti – racconta il sacerdote – nell’osservare gli aerei in fase di decollo e atterraggio. Il solo ricordo che avevano dei velivoli era associato ai caccia governativi che li attaccavano durante la guerra”. Il riferimento è al conflitto tra esercito governativo e il movimento separatista delle Tigri Tamil, che per quasi 30 anni ha insanguinato il Paese. “Potevamo vedere i loro piccoli visi – aggiunge – atterriti mentre gli aerei planavano, riportando alla mente le crudeltà della guerra. Tutto questo non deve più succedere”.
 
Infine un gesto di solidarietà e altruismo di un giovane Tamil, durante la visita al Parco zoologico di Dehiwela. “Lo studente – spiega p. Lasantha – ha trovato un portafoglio con all’interno 5mila rupie (poco più di 30 euro). Pur essendo una somma considerevole, è venuto subito a consegnarmelo”. Il giorno successivo si è scoperto che esso apparteneva a un dipendente dello zoo.
 
Ringraziando il sacerdote per la restituzione, l'uomo, Siripala ha confermato che “ciò che è successo accade di rado: di solito i bambini vengono allo zoo per chiedere la carità, mentre il giovane mi ha riportato il denaro”. L’uomo ha aggiunto di essersi “vergognato” quando ha saputo che si trattava di un Tamil, che “ho sempre equiparato alle Tigri. Scriverò alla scuola per ringraziare il giovane – conclude Siripala – perché ho avuto la possibilità di incontrare un Tamil onesto, e non generalizzerò più…”.
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